Cadere

 

Il modo migliore di cadere

è non aver paura

e lasciarsi andare

planare senza dare peso

senza farsi troppo male

e poi rialzarsi

rapidamente – come se

non fosse successo niente –

come fa un gatto

quando insegue

i suoi progetti deliranti

– fallisce – fa finta di niente

e poi va avanti.

Non si può evitare di cadere

e quindi facciamolo bene:

in fondo si tratta

solo di accettare

che cadere è normale

capita – può capitare…

 

di Maddalena Gregori

8 Risposte a “Cadere”

  1. Voglio farti una domanda che scaturisce dalla lettura congiunta di questa poesia e dell’ultima che hai pubblicato, cioè “Amare la vita”.
    Secondo te è possibile che a noi esseri umani manchi la capacità di cadere con stile o afferrare il gusto pieno della vita, perché mentre gli animali sono guidati dall’istinto noi siamo guidati dall’apprendimento dei comportamenti? Insomma, condizionati da scelte non innate ma indotte? Siamo forse meno “naturali”?

    1. Credo che il trovare un equilibrio tra la nostra razionalità (dono e condanna) e l’istintualità animale che in qualche misura ci abita, sia un esercizio quotidiano. Afferrare il gusto pieno della vita è un qualcosa che dobbiamo conquistare attraverso una sempre maggiore consapevolezza di ciò che abbiamo, abbiamo avuto e forse avremo. Essere consapevoli di ciò che perdiamo seguendo ciecamente le emozioni (paura, desiderio, rabbia…) e allo stesso tempo di quanto valore assume ogni momento se lo esaltiamo con la consapevolezza. E questa – complessa, intrecciata e poco lineare – è la nostra specifica naturalità, sempre spezzata tra un passato che incatena e un futuro che attrae impazientemente.

  2. Il valore del rialzarsi, lo scopri quando fai fatica a rialzarti per l’ennesima volta. E allora ti accorgi come sia importante non che si cada, ma come si cade.

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