Colpo di vento

 

Dopo il colpo di vento

che ha rovesciato l’oleandro

che ha versato manciate di terra

dal vaso – da dentro a fuori

– dopo la bufera che ha scompigliato

le carte sul tavolo

e spettinato le amache

appese da un angolo all’altro dei muri

– dopo quel colpo di tosse di dio –

un respiro si è diffuso

lungo le colline segnando di azzurro

i profili degli alberi e delle case e dei borghi

e delle strade e delle anime

– umane e ferine – che sulla terra tracciano

gli imperscrutabili percorsi

delle loro vite.

 

di Maddalena Gregori

 

 

2 Risposte a “Colpo di vento”

  1. Respiro è tutto. Non so perché ma tra le infinite possibilità di questa poesia, mi auguro che quel respiro sia un pensiero a pieni polmoni sulla pandemia.

    1. Il respiro che erompe dopo il temporale lo immagino come quel lungo sospiro rumoroso che ci sfugge ogni volta che qualcosa di brutto finisce di opprimerci, come un sospiro con cui si riprende a vivere, come l’apertura al mondo dopo un’apnea dolorosa. Questa poesia l’ho scritta parecchi anni fa, ma, come ogni poesia, può adattarsi a varie stagioni del mondo e della vita.

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