Come lente

Andromeda, scultura in marmo di Auguste Rodin, 1887

Come lente – concava

a sé rivolta – avvolta

da sé fasciata

come lente a scrutare

il dentro – solo – l’interno

nucleo oscuro – avviluppato

dal distorto pensiero

attorcigliato su di sé

– claustrofobica

stanza segreta

con pareti curve – precipitate

sulla nuca – mentre coi bracci

abbracci i ginocchi

mentre cogli occhi

serrati – scruti.

 

di Maddalena Gregori

6 Risposte a “Come lente”

  1. Wow.. il distorto pensiero attorcigluato su si se attorno al nucleo oscuro è un immagine potente.. evoca la chiusura in sé… la paura di aprirsi all’altro che è fuori ma anche alla luce che è dentro. Grazie _/\_

    1. Grazie a te. Anche se la chiusura in sé può rappresentare una fase, a volte necessaria, in cui ritrovare il centro per poi ritrovare la luce di cui tu parli, allontanandosi dai condizionamenti che talvolta opacizzano la nostra visione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.