Di una casa abitata
ciò che resta sono
minimi fotogrammi
– tessere di un mosaico che compongono
un film senza movimento:
uno sguardo che stupito coglie
il paesaggio alla finestra
o un geranio fiorito
o quell’angolo del soffitto
a cui mai
avevi fatto caso
– e la pila di libri dormienti
di fianco al comodino
e il tuo gatto
acciambellato sul tappeto.
Ciò che resta sono i gesti quotidiani
che come concrezioni sedimentano
a formare le pareti
di una memoria fallace e imperfetta.
di Maddalena Gregori
Bella
Grazie