La tempesta

Sono diventati

alito nel vento

di questa storia infame

fatta di tempesta

che non dà requie

– o forse ne dà troppa –

per alcuni troppo tempo

per pensare – da riempire

per altri l’eterno

carosello di luce

in cui fluttuare liberi

finalmente – ecco

così voglio vedere

quelle mani scarne

stanche – segnate da vene

posate sul grembo e che ora

di ali di passero

imitano felici il volo.

E noi qui – a piangere

la vostra fuga – condannati

alla fatica di sperare.

 

di Maddalena Gregori

7 Risposte a “La tempesta”

    1. Giusi! Mi era sfuggito il tuo commento!
      Hai ragione, non a caso la tradizione ha inventato con la chiromanzia un modo per leggere il futuro e il passato di una persona attraverso lo studio della mano. Ma la mano è anche il modo in cui riusciamo a “cogliere” la personalità di qualcuno anche solo stringendola.
      Le mani maneggiano il mondo, lo manipolano -notato? parole con la stessa radice- e lo trasformano. E si trasformano man mano ( 😀 ) che la vita scorre

  1. Hai reso benissimo la fragilità con le ali di passero, l’ho colta ed apprezzata, ed è una manifestazione della delicatezza e sensibilità con cui hai scritto l’intera poesia. Mi sono espressa male, come a volte mi capita, perché non volevo dare il senso di possenza a quelle ali. Avevo immaginato che i “passeri”, finalmenti liberi di fluttuare in un meraviglioso turbinio di luce, potessero essere gli angeli custodi che ci sostengo nella fatica di sperare. Era un sentirli vicini vicini.

    Più che generosa, credo di essere giusta. Dico quel che ritengo sia giusto dire, ovviamente per me, non sono la Bibbia. ;P

  2. …però non te la prendere se ti faccio i complimenti, perché, come si suol dire Te li sei andati a cercare! 🙂
    È incredibile come tu sia riuscita con un solo termine a descrivere sia questa storia infame che sta coinvolgendo l’intera umanità, sia quello che è accaduto (e può accadere) all’interno dell’organismo umano. La tempesta citochinica, le difese immunitarie che reagiscono con eccessiva violenza agli attacchi del virus, e invece di proteggere, aggrediscono tutti gli organi di un essere umano fino ad ucciderlo. Sempre affilate come lame le tue parole.
    Sul resto non voglio dire nulla, è così delicato e pieno d’amore che qualsiasi considerazione lo sporcherebbe. Apri delle riflessioni in “…che non dà requie – o forse ne dà troppa –” ma le coglierò senza dire altro. Permettimi solo di aggiungere che quelle ali di passero mi piace vederle come ali di angelo.

    1. Le ali di angelo sono possenti, mentre quelle di passero sono fragili, come noi, come i più fragili di noi. Per questo le ho scelte.
      Grazie, sei sempre troppo generosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.