La zolla

Quanta fiducia

in me riponi,

o mio indulgente fiore

bluvelluto.

Io – invece – mi sento zolla

pesante e caparbia

– incapace di un volo che vada

più in là di quello donato

dai lesti vortici

di un pietoso soffio di libeccio

– vento che leva – di poco –

briciole di terra

e poi posa – come stanco

di dover sempre ripetere

l’ignota vertigine

a stolta materia

che non la vuole apprendere.

 

di Maddalena Gregori

2 Risposte a “La zolla”

  1. Posso dire una cosa alla zolla?
    Ho compreso come si sente, perfettamente. Spesso mi sento anch’io così. Però, ripetiamo le parole del libeccio, ti va? Ogni zolla profuma di cielo, vento e pioggia. Ogni zolla può farsi grembo di fiori bluvelluto. Ogni fiore è la carezza del cielo alla sua amata terra, le sue ali.
    Poesia meravigliosa, non mi bastava contemplarla senza aprire la boccaccia. Lo so, mi ucciderai. Sii indulgente!

    1. Ahahahah! Indulgente verso cosa? la mia lettrice più attenta e fedele? La zolla ringrazia per l’attenzione che le doni

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