Comincia l’addio con un saluto
solito – usuale – per nulla
diverso da ogni altro saluto.
Uno scuotere di mano
uno sguardo un sorriso
una formula di cortesia
aperta ad un domani incerto
ma probabile, forse, chissà.
L’addio comincia con uno sguardo
dalla finestra ad abbracciare
quel paesaggio che – ancora
non lo sai – ma non potrai
più vedere. È un addio
ma lo saprai con certezza
solo quando morirai,
che quella, proprio quella,
è stata l’ultima volta che guardavi
sorridevi salutavi.
di Maddalena Gregori
Perché ogni volta che la leggo mi prende una struggente malinconia? Stupenda questa poesia, stupenda! In questi giorni penso spesso a mia nonna e alla sua casa. A quanta vita ho detto addio, inconsapevole di farlo. Un abbraccio
Ma davvero ti ho conquistata alla poesia? Hai qualcosa in comune con Bruno.