Pochi passi incerti
sul vecchio pavimento
scricchiolano svegliando il gatto
rannicchiato sul letto sfatto
– pochi passi incerti e sono
alla finestra sui cui vetri
come gemme splendono
lacrime di pioggia
– pochi passi incerti
e m’affaccio sul balcone
che come trampolino
si getta sulla valle
verso un mare confuso
tra nuvole e foschia
– pochi passi incerti
e il mio giorno inizia
avvolto nel vapore
di una tiepida nebbia
primaverile.
Incerta m’affaccio al giorno
confusa mi guardo attorno
sospesa sul confine
tra realtà e sogno.
di Maddalena Gregori
Questo post fa parte di un gioco di scrittura tra blogger, su parole scelte a turno dai partecipanti, organizzato su Verba Ludica. https://carbonaridellaparola.blogspot.com/?zx=5f2a34fb127d6c89
Pochi passi incerti,che poi sapranno trovare la certezza della giusta via.
E speriamo
I passi incerti farebbero pensare, di primo acchito, a qualcosa dai connotati negativi.
Siamo educati come società a pensare sempre in termini di forza e sicurezza, come se fossimo “nati imparati”. In realtà l’incertezza è un valore perchè ci permette di assaporare il gusto della scoperta, la sorpresa e l’avventura del cammino.
Credo che la positività dell’incertezza sia messa in evidenza da alcuni passaggi molto “rasserenanti” della tua poesia come “alla finestra sui cui vetri/come gemme splendono/lacrime di pioggia” e ” e il mio giorno inizia/avvolto nel vapore/di una tiepida nebbia/primaverile.” Le gemme splendenti che catturano l’attenzione indicando la luce e il tepore della nebbia come un caldo abbraccio. A passi incerti tutto si trasforma; come la stagione che fa da cornice.
Che piacere “sentirti”! Condivido la tua lettura: l’incertezza non è sicuramente un qualcosa di negativo, anzi, può portare in sé una quota di serenità. Perché incerto è il bimbo che traballa, ma non per questo si ferma. Anzi procede, pur nella sua instabilità, proprio perché sa di poter contare su una presenza che protegge. L’incertezza non è l’opposto della sicurezza, ma è l’agire pacato, che cerca in ogni movimento un nuovo equilibrio. Grazie di esserci, nonostante tutto.
Bella, musicale e molto intrigante quando suggerisce percorsi diversi: passi incerti dovuti al sonno, passi incerti tra realtà e sogno.
Sì, quel limite tra la non-vita e la vita che ogni mattina attraversiamo. La rinascita, come dicevo con Kreben.
Grazie
Rap mattutino. Concordo con Barda, un pezzo musicale. Non amo la poesia, ma della musica non posso farne a meno.
Una delle differenze tra poesia e prosa è, a mio parere, il ritmo, scandito da assonanze e frasi spezzate. Capita perciò spesso di trovare della musica nella poesia. Grazie.
La musica è sempre nelle parole. Senza ritmo non c‘è fluire. 🙂 Questo vale anche per la prosa. E raramente le poesie cantano, anzi, spesso stonano con la voce impastata di caramello, se mi passi la metafora. Grazie a te.
Non saprei. Ognuno di noi vive l’arte in modi diversi, mettendoci sicuramente parte di sé. Personalmente amo molto la poesia, ma non quella melensa (o, come dici tu, impastata di caramello). E moltissime sono le poetesse e i poeti che sanno cantare le emozioni e la vita che ho avuto la gioia di incontrare. La prosa invece cammina con passo sicuro. Nel mio mondo la poesia è l’acqua del mare, su cui galleggiare lasciandosi andare, la prosa invece è la montagna da scalare saggiando continuamente la presa. La prosa poetica invece la assimilo alla poesia, perché parla senza mediazioni direttamente al cuore, senza passare dalla testa. Forse parliamo della stessa cosa? 🙂
bella e musicale al tempo stesso. “Pochi passi incerti” ma alla fine troveranno la strada.
brava
mi associo al commento del BARDA. La consapevolezza che la vita è una continua conquista però alla fine i “piccoli umani” trovano il mondo di esprimere la voglia e la capacità di esistere…
GRAZIE
Kreben: Non credi anche tu che ogni mattino sia un po’ come una rinascita? Grazie.
In questo non ho dubbi, altrimenti che scopo avrebbe il vivere, quel vivere che prescinde dal come, perché senza il vivere c’è solo il NULLA!!!
e… GRAZIE per averlo sussurrato con splendida semplicità…
Barda: Pochi passi incerti come quelli di un bambino che si affaccia alla vita, ma che saprà disegnare il proprio percorso. Grazie della tua interpretazione.