Ti ho visto

 

 

Ti ho visto – una sera –

fuori dal supermercato

raggomitolato – lontano da tutte

queste persone che incuranti

ti passavano accanto

e tu in un angolo seduto

il corpo smagrito – timido lo sguardo –

con gli occhi – in silenzio

mi hai chiesto aiuto

e ti ho teso la mano.

Ti ho visto per strada sbracciarti

col volto stravolto:

cercavi un passaggio

per andare al lavoro

da due ore marciavi

su strade battute da auto indifferenti

che non si fermavano

alla tua pelle nera

e ti ho teso la mano.

Ti ho vista sopportare gli sguardi

indecenti degli uomini

giudicanti delle donne

sguardi per cui eri solo

un oggetto – una cosa

schifosa – da usare o gettare –

o entrambi in momenti diversi

e ti ho teso la mano.

Per darvi il mio aiuto

vi ho teso la mano

poca cosa – perché

il vostro sguardo

racconta il dolore di milioni

di corpi smagriti

di donne violate

di visi stravolti

dolori infiniti lontani

dai miei occhi

ma non dal mio cuore.

Vi tendo la mano

ed è poca cosa: cinque dita,

un palmo, un polso, unghie

falangi nocche falangette e pelle

– poca cosa di fronte

all’infinito soffrire

lontano dai miei occhi

ma vicini al mio cuore

e io vi tendo la mano.

 

di Maddalena Gregori

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