Cinquanta sfumature di …

 

 

tigrato-occhiNon c’è alcuna gratitudine nei suoi occhi. Mi fissa con atteggiamento bellicoso, senza distogliere lo sguardo, senza battere ciglio. Non c’è alcuna amorevolezza nella sua espressione.
Eppure uno strano magnetismo mi attrae verso di lui. Un misterioso potere mi seduce, mi spinge a soggiacere al suo volere.
Non so come sottrarmi e allungo la mano, sapendo di rischiare una reazione selvaggia. Dai suoi occhi sento emanare vibrazioni demoniache, lampi di giallo odio mi raggiungono e trapassano il cuore. Un brivido percorre la mia schiena, mentre mi prefiguro il lampo di dolore che potrebbe derivare dal mio gesto sconsiderato. Socchiudo gli occhi e un sospiro di piacere mi sfugge dalle labbra mentre allungo la mano verso la sua guancia.
Lo sfioro appena e il suo sguardo si fissa nel mio come un chiodo, come una tagliola, e si fa ampio ed enorme come un lago, come un buco nero che mi fa precipitare nell’universo del suo odio.
Dalla sua gola un suono violento e soffocato insieme mi impone di ritrarre la mano e lo sguardo. Un irrazionale sentimento di vergogna mi travolge: il mio gesto mi appare come un vero e proprio atto di lesa maestà! Come ho potuto anche solo immaginare di sfiorare il suo corpo?
Ripeto, so che si tratta di un pensiero irrazionale, eppure mi sento di aver mancato, come se avessi rubato in chiesa o la pensione della nonna, come se avessi picchiato un neonato: mi vergogno e, se potessi, fuggirei da qui, andrei a seppellirmi. Ma non riesco. La calamita del suo sguardo di nuovo mi attrae, mi lega a sé e di nuovo un sospiro tremulo di piacere attraversa la mia gola, vibra sul mio palato, scivola tra le mie labbra riarse.
Da dove arriva questa sua forza? Da dove la mia debolezza?
Sono sempre stata considerata da tutti una donna forte, capace di tenere le redini della mia vita con saldezza. Eppure in questo momento mi sento fragile come un cristallo.
Lo guardo con un misto di ammirazione e di terrore, e scorgo la sua forza vibrare in onde potenti da lui verso di me e so, lo so con assoluta certezza, che potrebbe fare di me ciò che vuole, senza rischio che io mi opponga in alcun modo alla sua volontà.
Poi ricordo, all’improvviso di aver letto che durante il plenilunio – e stanotte ci sarà una splendida luna piena – certi spiriti inquieti si sentono pervadere e attraversare dal dolore dell’intero mondo, dalla rabbia e dalla smania. Ma, si sa, non sempre i libri dicono il vero… e tuttavia forse…
Cosi rivolgo nuovamente il mio sguardo al signore del male che sta accanto a me e d’un tratto scorgo balenare la paura, solo un sentore. Dietro il suo odio c’è paura: come ho fatto a non capirlo?
Un’anima spersa e spaventata che maschera la sua debolezza dietro una parvenza di forza e di rabbia. “Più spessa è la corazza, più sensibile è l’anima che dietro di essa si cela”.
Il mio cuore si scioglie sotto il respiro di un amore perfetto, di quelli che non chiedono niente in cambio!
Sì, io ti capisco, non devi temermi. Io ti capisco e so cosa ti serve: hai bisogno di amore, di affetto, di tenerezza, affinché tutta la dolcezza che è racchiusa in te possa sgorgare, fiorire, esplodere!
Tu hai un dono immenso da offrire all’universo, sei pieno di amore e io sarò colei che ti saprà insegnare la via, che ti accompagnerà verso l’amore. Che il mio sorriso ti sia segnale di amore incondizionato, ti sia porta aperta verso il mio cuore!
Ora so cosa devo fare. Di nuovo allungo la mano verso di lui, con tutta la dolcezza di cui sono capace, sussurro piano con voce soave per placare la sua ansia, e sorrido. Che il mio sorriso sia ambasciatore di… AHI!
Stronzo di un gatto! Mi hai graffiata! Ma guarda qua! Sanguino!
Ma vaffanculo, và! E sta sicuro che da oggi i croccantini te li compro al discount!!!!!

Cinquanta sfumature di micio!

 

di Maddalena Gregori

2 Risposte a “Cinquanta sfumature di …”

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