La ladra

 

anziano-di-spalle

Camminando per le strade

talvolta accosto il capo alla spalla

dei passanti a respirare

delle loro vite l’odore:

qui satura la giacca

di minestra di cavolo

ogni giorno cucinata

con amore o per dovere

– lì invece a inizio inverno

dell’anziano l’odore

di paletot in naftalina

chiuso nel vecchio baule

che sta ai piedi del letto

come cassaforte di ricordi

tra trine, foto e rimpianti ingialliti

– e poi acre l’afrore d’uomo

di un cappello mal lavato

o frusto per l’uso

in una tasca schiacciato

quando sta in fila per cercare lavoro.

Dietro ogni effluvio

scivola  fluido il pensiero

a ricomporre il disegno

d’altre vite pedinate

da una ladra che segreta

cammina per le strade.

 

di Maddalena Gregori

3 Risposte a “La ladra”

  1. È una vera e propria aromaterapia questo furto!
    La ladra odora e riconosce, con l’anima, le essenze distillate dalla vita altrui, e nel farlo si nutre di appartenenza.

  2. Una serie di fotogrammi che fissano, mirabilmente, una umanità diversa, composita, che lascia tracce del singolo quotidiano. Forse quella umanità che in pochi cantano, vedono, riconoscono, distratta da odori altri, da luci altre.

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