È la mia ombra
la tua sorgente
e i miei vuoti
sono i tuoi stampi.
Sei quel niente
quell’essenziale componente
necessaria a completare
il disegno
a placare il bisogno
– sei fatto di sogno –
e basta un gesto
l’impercettibile tic
che di poco solleva
il tuo labbro – o la luce
come lampo
che ti attraversa lo sguardo
per colmare i miei nulla
e di ombra e vita
sanare la ferita.
di Maddalena Gregori
Mi chiedo spesso se l’altro, in amore, sia fatto di sogno. Se quel “sanare la ferita” sia frutto di una proiezione di desideri in cui diamo consistenza a chi completa il disegno, a prescindere dal suo reale coinvolgimento nella nostra vita. Siamo l’ombra senza la quale l’altro non esisterebbe: non esisterebbe se non avvertissimo i nostri vuoti come il segno della sua impronta. Incredibile, è fatto davvero di un niente essenziale.
Me lo chiedo seriamente…
Poesia meravigliosa, come tutte.
Grazie Antonella. Che bello vedere che ciò che cerchi di esprimere arriva a chi legge. Arriva eccome! E torna a me. Ancora grazie