È la mia ombra

mano-impronta

 

È la mia ombra

la tua sorgente

e i miei vuoti

sono i tuoi stampi.

Sei quel niente

quell’essenziale componente

necessaria a completare

il disegno

a placare il bisogno

sei fatto di sogno

e basta un gesto

l’impercettibile tic

che di poco solleva

il tuo labbro – o la luce

come lampo

che ti attraversa lo sguardo

per colmare i miei nulla

e di ombra e vita

sanare la ferita.

 

di Maddalena Gregori

2 Risposte a “È la mia ombra”

  1. Mi chiedo spesso se l’altro, in amore, sia fatto di sogno. Se quel “sanare la ferita” sia frutto di una proiezione di desideri in cui diamo consistenza a chi completa il disegno, a prescindere dal suo reale coinvolgimento nella nostra vita. Siamo l’ombra senza la quale l’altro non esisterebbe: non esisterebbe se non avvertissimo i nostri vuoti come il segno della sua impronta. Incredibile, è fatto davvero di un niente essenziale.
    Me lo chiedo seriamente…

    Poesia meravigliosa, come tutte.

    1. Grazie Antonella. Che bello vedere che ciò che cerchi di esprimere arriva a chi legge. Arriva eccome! E torna a me. Ancora grazie

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