Ogni notte siedo al confine
della notte e scruto.
Della notte – la mia –
mi sfuggono le ragioni
e nella notte viaggio
– pioniera di nuove
sconfinate regioni
fatte di deserti e rive e vento
dune d’ombra tra cui la mente vaga
– attonita straniera –
alla ricerca della risposta
– l’ultima ed essenziale –
che forse ho già sentito
ma che non so capire.
di Maddalena Gregori
Questo post fa parte di un gioco di scrittura tra blogger, su parole scelte a turno dai partecipanti, organizzato su Verba Ludica. https://carbonaridellaparola.blogspot.it/
volevo salutare, di solito non mi riconoscono… Saluti
Saluti a te! Io ti ho riconosciuto dal tuo nickname 😀
Splendido componimento poetico.
Buona domenica.
Grazie Mr. Loto, e benvenuto nel mio blog
Anche se questa poesia è fortemente intimista, credo che quel che ho scritto sulla notte nella precedente poesia, possa valere anche qui.
Questa parte la trovo tanto deliziosa quanto universale:
“…pioniera di nuove
sconfinate regioni
fatte di deserti e rive e vento
dune d’ombra tra cui la mente vaga…”.
Universale tra coloro che fanno della notte il quaderno delle proprie riflessioni, che fanno della notte il fulcro delle proprie domande a cui, quasi sempre, non segue certezza di risposta.
Inutile dirti che un po’ il tuo scritto mi appartiene, vero? 🙂
Quando lessi la tua poesia sulla notte rimasi colpita da quanto risuonasse con questa, che avevo scritto ma che dovevo aspettare a pubblicare. E, sì, il viaggio verso l’interno ci appartiene.
Aggiungo che il paesaggio che viene descritto nella parte da te citata è quello che io “vedo” quando sono in meditazione.
Infine, il mio scritto non è più mio, nel momento in cui tu lo fai tuo. E di questo ti ringrazio
Sono un’attonita straniera nel tuo paesaggio cosmico.
Sai che faccio? Resto in silenzio e mi perdo nel firmamento.
Complimenti per la munifica partecipazione al gioco. 🙂
Grazie Carmela: la notte, la mia, è quel buio che forse un po’ tutti ci portiamo dentro, quello fatto di dubbi, domande e paure, talvolta illuminata da intuizioni che illuminano come lampi. E la notte, quella vera, a quella notte fa da schermo, su cui è facile proiettare quel bailamme interiore.
Bella!!!!!
La sento mia.
Probabilmente perché sei un animale notturno, e nella notte ti senti a tu agio.
Grazie