Tra le tue braccia

Autore sconosciuto

 

Tra le tue braccia

c’è giusto lo spazio

per ospitare il mio cuore

dolente e sul tuo petto

– impresso – resta il profilo

del mio viso – a occhi chiusi

mentre piano respiro

il tuo profumo

e mentre mi lascio cullare

dal tremore della tua

– della nostra – emozione.

È lì, tra le tue braccia,

che ritrovo me stessa

– smarrita tra gli infiniti

abbandoni di una vita

in fuga.

 

di Maddalena Gregori

6 Risposte a “Tra le tue braccia”

  1. In verità è più dolce il tuo abbraccio tra umani, perché la mia “lettura universale”, come dici, cela tanta solitudine e la rinuncia nel credere che possa esistere una tale intensità di “emozioni di pelle, di contatto, di passaggio osmotico da un’anima a un’altra”, come hai risposto a Francesca. Quindi, se interrogo il mio profondo, forse mi ha fatto anche comodo la tua immagine non perfettamente aderente alle intenzioni della poesia. 🙂

    1. Oppure possiamo leggere l’immagine come il fatto che chi abbracciamo in quell’istante diventa l’intero universo…

  2. Sono avvolta dall’abbraccio del cielo.
    È immenso e al contempo intimo e accogliente, come lo spazio che occupa il mio cuore con le sue pene. Chiudo gli occhi e respiro dolcemente la vita, mentre l’essenza della mia anima si imprime nell’aria e il tremolante brillio delle stelle vibra all’unisono con le mie emozioni.
    Ci apparteniamo: finalmente mi sento a casa, nella dolce quiete del mio universo interiore.

    Spero non ti dispiaccia questa lettura. Non sono riuscita a visualizzare due esseri umani, e sono certa che l’immagine scelta per la poesia mi ha condizionata con una prepotenza che non ho saputo, o voluto, respingere.
    Un abbraccio

    1. In effetti l’immagine l’ho scelta solo perché era l’unica che ho trovato in cui la donna premeva il volto sul petto dell’uomo. Non perché rappresentasse appieno ciò che volevo esprimere (ti immagini che fortuna trovare un’immagine che rappresenti proprio quello che vuoi dire con una poesia? :-D). La tua lettura è dolcissima e universale, certamente di maggior respiro rispetto al mio banalissimo racconto di un abbraccio. Anche se, e lo scopriamo ogni giorno di più, un abbraccio non è mai banale. O non dovrebbe esserlo!

  3. Una delle più belle poesie che io abbia letto. Riesce, almeno con me lo ha fatto, a far sentire sulla pelle le emozioni che racconta.
    Trovo che in queste parole, sentimenti contrastanti si alternino per lasciare , infine, posto al sogno realizzato.

    1. Hai ragione Francesca, sono proprio emozioni di pelle, di contatto, di passaggio osmotico da un’anima a un’altra. Con tutto quel rimescolio di voglio-non voglio che in un abbraccio intenso si può provare.

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