Umani resti

madre-in-siria

 

Umani resti – lacerti –

stralci di vita che di là dallo schermo

macchie a colori affrescano

troppo distanti per essere veri

troppo alieni per sfiorare

il cuore o anche solo

fugace il pensiero

– umani resti o brandelli

di una realtà troppo remota

per essere reale

o abbastanza ignoti

da non riguardare

chi qua pensa soltanto

a farsi passare il sale.

 

di Maddalena Gregori

6 Risposte a “Umani resti”

  1. La tecnologia ci rende barbari,forse abbiamo bisogno di tornare indietro per evolverci diversamente.

    1. Non so se la soluzione siano dei passi indietro. Meglio sarebbe procedere restando consapevoli degli errori passati e capaci di correggere il cammino.
      Quanto alla tecnologia non so dire se sia la causa della nostra barbarie, o se la nostra barbarie nasca invece dal modo in cui la usiamo, o ci lasciamo usare da essa.
      Ma di certo così come siamo non va bene!

      1. Si ,condivido il tuo pensiero. Il mio era un commento forte ,perchè sono una che quando qualche cosa mi tocca dentro,reagisco in maniera forte,ma considera che io da sempre ho un rapporto molto stretto con la tecnologia,mi piace sperimentarla in tutte le sue forme!

        1. Sì, la tecnologia offre incredibili opportunità. Ma come per ogni cosa, nell’avere spesso perdiamo qualcosa.
          E così la tecnologia, che ci permette di accorciare le distanze da chi è più lontano, rischia di allontanarci da chi ci è vicino o crea illusioni di fasulla vicinanza.
          Sperimentare con attenzione è la giusta strada.
          Grazie ancora della visita e dei commenti!

    1. Sì, devo dire che mai come quest’anno ho sentito lo stridore tra il clima “natalizio” e l’orrore che ci circonda. E non parlo solo della tanto “pubblicizzata” Siria, ma delle mille infinite guerre che esplodono in ogni angolo della terra. A volte sento la tentazione di seguire l’esempio di Edipo: accecarmi, perdere la consapevolezza… Molti sembrano riuscirci egregiamente.

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